PERCHE' CHIEDERE UN APPUNTAMENTO DALLA PSICOLOGA?

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Ci sono due motivi per cui chiedere un appuntamento:

1. Per verificare quello che già sai

Credo che nella vita ci si possa anche accontentare di come si è, di come le situazioni si trascinano e di tantissime piccole cose quotidiane che non sono come le vorresti ma le accetti perché sono prevedibili. Sicure. Ci si coccola e ci si culla nel malEssere. Puoi chiedere un consulto perché vuoi confermare quello che già sai, che le cose sono instabili però ti senti abbastanza forte per sacrificarti e resistere. Se stai pensando cosi, andare da uno psicologo e spendere soldi non serve un granché.

2. Per capire a comportarti e affrontare le cose in modo diverso

Se non riesci ad accontentarti e senti male, se pensi che meriti di più da questa vita, che puoi permetterti di esprimere te stesso, di aiutare te e/o i tuoi familiari a crescere e a provare a comunicare in maniera differente allora chiama io credo in te! In questo caso scoprirai l’arte di piacerti e di piacere, un modo per comunicare libero e fiducioso. Sembra una conquista quasi magica, spettacolare, un sogno. In realtà non lo è. Il risultato sarà frutto del tuo impegno, della tua fatica, della capacità di cercare di capire insieme guardando le cose in modo diverso, di dubitare, di sopportare di non riuscire a vedere in maniera nitida alcuni paesaggi. Pensa ai nostri incontri come se fossero piccoli intesi viaggi. Poi quando la nebbia si dirada, e si dirada sempre, ti troverai davanti a te stesso avendo imparato ad amarti e a rispettarti.
Nella vita è possibile parlare con chiunque. Tutti possono consigliarti sulle scelte e sulle non-scelte. Lo psicologo non consiglia. Mi dispiace deluderti. Lo psicologo ti accompagna e scopre insieme a te le tue paure e le tue ambizioni, le tue emozioni e i tuoi ricordi. Insieme. Passo passo. Riporto una frase di Bion che scrive “in ogni studio professionale ci dovrebbero essere due individui piuttosto spaventati: il paziente e lo psicoanalista. Se non lo sono, viene da chiedersi perché si debbano affaticare a scoprire cose che sanno già tutti”. Non ci sono etichette o ricette da seguire per stare meglio. Sentirsi ascoltati in un ambiente caldo, neutro, intimo porta ad un benessere emotivo che trasmette sicurezza.
Non ci sono scorciatoie. E’ un percorso che facciamo insieme. E, un po’ come accade nella vita, ci saranno dei momenti di rallentamento, poi delle accelerazioni, poi ancora dei momenti di degustazione. Non si tratta di essere campioni. Semplicemente è ammettere che, nonostante tutto, sei disposto a provare a cambiare perché vali e, nonostante la paura, sei coraggioso/a.

Elena Grimaldo

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